Il saldatore a stagno, noto comunemente anche come stazione saldante, è un attrezzo, com’è facilmente intuibile anche dal nome che serve per saldare. Questo può effettuare saldature di vario genere ed è costituito principalmente da due parti, una stazione logica e lo stilo, compreso di pompa ad aria calda. Il cervello della saldatrice è rappresentato ovviamente dalla stazione logica, infatti, tramite il pannello anteriore posto su di esso possiamo selezionare la temperatura che desideriamo, la calibrazione, nel caso dell’aria calda l’airflow e molto altro ancora.
La maggior parte delle stazioni saldanti che troviamo oggi in commercio sono di tipo digitale. Questi dispositivi sono spesso dotati di uno o più display con cui possiamo selezionare tutte le funzioni a cui abbiamo accennato poco sopra. Sono quasi fuori uso e ormai è difficile anche trovarle in commercio, le stazioni saldanti analogiche, che oltre al controllo interno , possiedono dei potenziometri per la regolazione della temperatura al posto del più comodo display digitale. In questo articolo ti mostreremo come scegliere il saldatore a stagno più adatto alle tue esigenze, facendoti capire le differenze che ci sono tra i vari prodotti sul mercato e partendo, come puoi vedere in basso, da una tabella esplicativa che inizierà a darti una infatinatura generale.
Confronto dei migliori in commercio
Prodotto | Potenza | Tensione | Temperatura | Offerta |
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MKC WS937![]() | 50 W | 24 V | da 150°C a 450°C | Vedi il prezzo |
Lafayette SDD-9![]() | 48 W | 24 V | da 150°C a 450°C | Vedi il prezzo |
Life WS98![]() | 48 W | 24 V | da 150°C a 450°C | Vedi il prezzo |
Velleman VTSS5![]() | 50 W | 24 V | da 175°C a 480°C | Vedi il prezzo |
Lafayette S-30![]() | 50 W | 24 V | da 117°C a 482°C | Vedi il prezzo |
Potenza: indica in Watt la potenza
Tensione saldatore: indica in Volt la potenza del saldatore
Temperatura: indica in gradi centigradi la temperatura minima e la temperatura massima che può raggiungere il saldatore
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Indice
Come sceglierne una
La prima cosa da chiedersi prima di scegliere un saldatore a stagno è quale sarà il suo utilizzo. Se prevedete di utilizzare il saldatore saltuariamente e solo per piccoli lavoretti di dimensioni hobbistiche, allora potete orientarvi anche verso una semplice stilo da pochi euro. Il modello più adatto alle vostre esigenze in questo caso si aggira attorno ai 20 euro. Se invece saldate spesso e vi considerate dei veri e propri appassionati di saldatura, allora è il caso di scegliere un prodotto non solo più performante, ma anche più affidabile, che possa essere in grado di resistere a carichi di lavoro più lunghi.
In sostanza, in commercio si trovano due categorie principali di saldatori a stagno, quelli che hanno solo lo stilo per saldare e quelli che dispongono anche della pompa dell’aria calda. Se il vostro utilizzo sarà orientato verso la saldatura e la dissaldatura di componenti SMD, allora non potete fare a meno della presenza della pompa per l’aria calda. Le stazioni saldanti moderne, consentono tramite il comodo display di selezionare la temperatura desiderata e quando posiamo lo stilo nel vano apposito, esso si spegne automaticamente.
Non è da sottovalutare la possibilità di poter selezionare da noi e con precisione la temperatura desiderata. Infatti, se nel tuo caso ti ritroverai a dover saldare o disissaldare compinenti piuttosto delicati, quali possono essere dei piccoli LED, circuiti integrati e simili, piccole resistenze, si rischa molto spesso di restare troppo a lungo con la punta del saldatore poggiata sul componente, rischiando quindi che questo possa bruciare o nella peggiore delle ipotesi anche esplodere! Quindi, se dovete utilizzare un saldatore per microsaldature ed effettuare piccole saldature su un circuito integrato e lo stagno da voi utilizzato si fonde a 180°, dovrete importare la temperatura del saldatore tra i 250 e i 300° e non al massimo della potenza!
Il saldatore istantaneo
Sei un amante del fai da te e vuoi provare a realizzare delle piccole saldature? Allora sei nel punto giusto al momento giusto, perché in questo paragrafo ti mostreremo com’è possibile effettuare delle piccole saldature con un saldatore a stagno istantaneo per piccoli lavoretti fatti in casa. Le tipologie di saldature disponibili sono una infinità, ma in generale quelle a caldo offrono più vantaggi di quelle a freddo. Per questi piccoli lavoretti non è necessario acquistare un saldatore da 100 euro e passa, ma basta un piccolo saldatore da una ventina di euro, con una potenza di circa 15 Watt.
Oltre alla saldatrice, abbiamo ovviamente bisogno anche dello stagno. Si trova di vari spessori da 0,5 mm a 1,5 mm (considerato il più grande per piccoli lavori). Se è la prima volta che maneggi un attrezzo del genere sappi che devi innanzitutto stagnare la punta del saldatore. Stagnare la punta significa molto semplicemente creare un piccolo strato di stagno attorno alla punta che eviterà l’ossidazione della stessa e ci consentirà di effettuare delle saldature in modo più pratico e veloce. Per facilitare maggiormente l’operazione di saldatura, possiamo procurarci del disossidante, nel quale potremo immergere la punta del saldatore prima di procedere alla saldatura. Questa operazione favorisce l’adesione dello stagno.
A questo punto è possibile procedere con lo stagnare i terminali. Questo va fatto prima dell’operazione di saldatura vera e propria in modo che essa poi possa riuscire più facilmente. A questo punto potete avvicinare i terminali e con il filo di stagno a portata di mano effettuare la saldatura tramite il fissaggio dello stagno. Tieni presente, che questo attrezzo è molto economico e dopo svariati utilizzi la punta dovrà essere sostituita. Una volta terminata la saldatura puoi spegnere lo strumento e limare leggermente la saldatura. Ultima cosa da ricordare. Il fumo del filo a stagno provocato dalla saldatura è dannoso per la nostra salute, quindi cerca di non respirarlo.
La migliore sul mercato
Come hai avuto modo di leggere fino a questo momento, in commercio si possono trovare moltissimi tipi di saldatore a stagno, dal saldatore professionale a quello istantaneo, per lavori da professionisti o per il semplice bricolage. La scelta della propria stazione saldante va fatta quindi in base all’utilizzo che ognuno di noi dovrà fare dell’attrezzo. In base a quelle che sono le mie personali esigenze, ho scelto questi modelli per la mia classifica dei saldatori a stagno preferiti:
Quelli riportati qui sopra si riferiscono tutti a stazioni saldanti e non a saldatori istantanei. Come hai potuto leggere fino ad ora però a seconda delle tue esigenze esistono saldatori e saldatori. Se hai bisogno di effettuare piccole saldature sui circuiti integrati con una certa delicatezza e precisione, non puoi fare a meno dei modelli semi-professionali con pompa per l’aria calda. Io sono un appassionato del fai da te e delle riparazioni dei microcircuiti, quindi se questo è anche il tuo caso puoi fare semplicemente riferimento alla classifica qui sopra.
La dissaldatura
La dissaldatura è un processo molto importante, per cui va chiarito in ogni suo minimo aspetto. Uno desi sistemi piùutilizzati per dissaldare è mediante l’utilizzo di una pompa a stantuffo abbinata ad una stazione saldante. Di solito queste pompe hanno una forma a cilindro e sulla punta presentano un ugello che è in grado di risucchiare lo stagno. È lo stantuffo ad azionare questo ugello, il quale si blocca una volta che la corsa raggiunge il termine e va sbloccato mediante la pressione di un pulsante. Il suo utilizzo è semplice ed intuitivo. Una volta posizionato il saldatore in prossimità della saldatura da disissaldare, si fa sciogliere lo stagno e avvicinando lo stantuffo si azione il pulsante per aspirare lo stagno sciolto.
Un altro sistema che viene parecchio utilizzato, consiste nell’utilizzo di una treccia di fili, solitamente di rame, che è stata opportunamente preparata in precedenza. Queste sono comunemente chiamate treccie dissaldanti, sono costituite da sottili fili di rame che vengono intrecciati l’uno con l’altro. La striscia che si forma deve avere uno spessore ridotto ed essere piatta. Per procedere alla dissaldatura bisogna avvicinare la suddetta treccia alla zona interessata, applicando su di essa il saldatore caldo. Il calore, che passa attraverso la treccia, farà fondere lo stagno. A questo punto sarà la stessa treccia, mediante gli spazi vuoti che si trovano tra i vari fili a “richiamarsi” lo stagno fuso.
Entrambi i sistemi sono molto utilizzati, ma richiedono una certa pratica per poter essere efficaci e non compromettere nulla. Il mio consiglio quindi, se si vuole imparare senza fare danni, è di fare pratica su circuiti stampati vecchi e mal funzionanti. Questo ti consentirà di prendere la mano sia con la treccia di rame o con la pompetta. Per entrambi i sistemi però esistono pro e contro. Per quanto riguarda la pompetta, il vantaggio è quello di avere una potenza di aspirazione molto forte e lo stagno viene rimosso rapidamente, mentre di contro abbiamo bisogno di una certa pratica per poterla utilizzare al meglio. Nel caso della treccia di rame il vantaggio è quello di avere un assorbimento dello stagno garantito e un eventuale raffreddamento dello stesso non pregiudica la qualità della dissaldatura, mentre di contro abbiamo che è un procedimento lento e che va ripetuto anche più volte per ottenere un risultato migliore.
Prezzi e offerte
Come hai potuto vedere anche in precedenza, mediante la tabella posta in alto, una stazione saldante non richiede una spesa elevatissima. Certo, ci sono saldatori a stagno professionali che superano tranquillamente i 100 euro, ma probabilmente non è questo quello che stavi cercando. Un professionista dovrebbe già sapere di cosa ha bisogno e sopratutto di quale sarà il budget da dedicare al suo strumento di lavoro.
Un amatore invece, un utente che vuole acquistare un piccolo saldatore a stagno invece è in cerca id consigli ed è finito sulle nostre pagine per sapere anche quanto dovrà sborsare. Ecco è proprio a lui che ci rivolgiamo e che diciamo di stare tranquillo, perché tua moglie sarà felice di sapere che per il tuo nuovo hobby non spenderai un capitale. Il prezzo medio si aggira attorno ai 50 euro. A questa cifra ci si porta a casa un prodotto di ottima qualità e con cui poter svolgere qualsiasi lavoro di bricolage.
Se invece si vuole, è possibile spendere ancora meno. Ci sono stazioni saldanti molto semplici, ma altrettanto efficaci che hanno un costo davvero ridotto, ad esmepio di 20 euro. Sono strumento entry level senza troppe pretese, ottimi per piccoli lavoretti domestici. Hanno un costo molto basso sopratutto perché non possiedono molte funzioni, ad esempio non hanno un display digitale, la regolazione della temperatura è condizionata e non si hanno grossissimi margini di manovra, ma in alcuni casi potranno fare la felicità di parecchi amanti del DiY.
Conclusioni
Per chiudere questo articolo vogliamo fare un piccolo riepilogo di tutto ciò che bisogna ricordare prima di scegliere il saldatore a stagno più adatto per le proprie esigenze. Innanzitutto, la prima cosa che devi chiederti è l’utilizzo che ne farai. Prevedi di usarlo spesso e volentieri? Allora hai bisogno di qualcosa di performante, che possa restare acceso per molto tempo senza problemi di surriscaldamento. Se al contrario se un amante del fai da te e prevedi di utilizzarlo saltuariamente, va bene anche una piccola stazione saldante economica.
In ogni caso ricorda che la sicurezza va sempre messa in primo piano. Con questi piccoli saldatori non è importante riparare gli occhi come avviene con i saldatori TIG, MIG o MAG, ma un po’ di accortezza in più non guasta mai e ricorda che il gas emesso dalla saldatura dello stagno non è proprio ciò che si definirebbe salutare, per cui evita di inalarlo.